Il superbonus 110% pare abbia attirato gran parte degli italiani. Parliamo di 21 milioni, una media nazionale del 48,6%. Più della metà delle richieste provenienti dal Sud e dalle isole, in contrasto con il Nord Ovest che risulta essere il meno interessato. Il Nord Est invece, preferisce tirarsi indietro per via dell’eccessiva burocrazia.
L’indagine di mUp Research e Norstat, realizzata per Facile.it, riporta un interessante dato: la tipologia di intervento varia a seconda della zona di residenza che influisce basandosi sulle caratteristiche tipiche dell’area di riferimento. Prendendo come esempio l’isolamento termico, l’intervento più diffuso, la maggior parte delle richieste provengono dal Sud Italia e dalle isole che, rispetto al Nord, hanno in misura minore provveduto a questo tipo di operazione.
Non è un caso invece, che nel Centro Italia siano maggiormente diffusi i lavori antisismici e che al Nord vi sia una particolare domanda della sostituzione con impianti centralizzati a condensazione.
Oltre alla tipologia di operazione, ciò che varia in base alle regioni d’Italia è la modalità di richiesta del superbonus: il 47,4% preferisce la cessione del credito di imposta a una banca o ad altri soggetti, il 42,5% procederà con la detrazione attraverso la dichiarazione dei redditi e il restante uno sconto in fattura che varia in base alle regioni.
In merito all’agevolazione fiscale, Stefano Magnolfi, Executive Director di Crif Real Estate Services, partendo da un’analisi di un milione di linee di credito di cui quasi 100 mila con dati relativi all’efficienza energetica, riporta un risultato rilevante: più è elevata la classe energetica, minore è il rischio che il mutuo vada in default. Meccanismo accentuato per le classi energetiche A o B.
Il superbonus 110% può quindi portare a risultati positivi in termini di linee di credito ma ciò non basta, l’agevolazione fiscale non è l’unica a poter risollevare il mercato immobiliare. Stefano Rossini, Amministratore e Fondatore di MutuiSupermarket.it, afferma che un fattore determinante è la richiesta di mutui per l’acquisto della casa che, nonostante le varie agevolazioni, potrebbe essere intaccata dalla situazione di emergenza sanitaria attuale.