Investimenti immobiliari e Superbonus: occhio.
Il patrimonio immobiliare è un asset importante per il Paese e la pandemia, vissuta e in corso, ne ha messo ancor più in evidenza la rilevanza. Gli edifici sono divenuti i luoghi del “tutto”, del vivere, del lavorare, del riposo, della convivialità, della protezione dal pericolo del contagio.
Impossibile dunque non percepirne il valore e nel contempo i pregi e difetti.
Ne parliamo con Lorenzo Loseto Founder di Casedigitali.it , realtà specializzata nell’offerta di investimenti immobiliari per diversificare i portafogli, il cui core business ha ad oggetto la valorizzazione degli edifici, e docente del corso, molto gettonato, sul Trading Immobiliare acquistabile su Academyimmobiliare.it, piattaforma e-learning, formativa, divulgativa e di eventi, verticale su fintech, real estate e innovazione digitale, lanciata da Trusters, leader nel lending crowdfunding immobiliare.
Reduce dal recente evento di grande successo, “Luce sul Superbonus 110%”, organizzato da Academyimmobiliare.it, la sua è una voce che non teme di puntare il dito su ciò che non va e che lancia un alert, “Investimenti immobiliari e Superbonus: occhio”.
Il Superbonus 110% può avvantaggiare gli investimenti immobiliari, sia per i privati sia per le aziende, ma occhio: ci vuole il coraggio di guardare in faccia la realtà e agire con celerità.
“Non posso non guardare con favore a una misura che interessa la riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente. Per diverse ragioni. In primis la salute di ognuno di noi: una delle maggiori cause d’inquinamento al mondo è legata ai fabbricati che, se non ben efficientati, producono emissioni di CO2 tali da compromettere seriamente la salubrità dei luoghi del vivere e del pianeta. Non di meno, la sicurezza: il complesso di edifici attualmente esistenti è stato costruito negli anni ’60, ’70, ’80 e non rispetta le attuali regole vigenti in ambito costruttivo, molto più orientate a garantire standard elevati di sicurezza. La riqualificazione del medesimo pertanto non è un fattore auspicabile, quanto doveroso.”
Ben vengano dunque gli incentivi all’edilizia, ma per il Superbonus 110% occorre maggiore pragmatismo.
“Viviamo un momento pandemico che sta rallentando e rendendo ardua, se non addirittura impossibile nei tempi, l’applicazione naturale della norma. Da metà novembre scorso era possibile caricare sul portale dell’ENEA il credito maturato, tuttavia nella realtà ci si scontra con un sistema burocratico reso ancor più farraginoso e impraticabile dalla pandemia. Con il covid un semplice accesso gli atti, presso il Comune di pertinenza ove prelevare per esempio un vecchio permesso di costruire relativo all’immobile che si vuole riqualificare beneficiando del Superbonus 110%, diviene un’impresa titanica. L’eventualità di contagio di anche un solo componente dell’organico, negli anni ridotto e ancor più in questa fase storica, blocca l’accesso all’archivio nazionale per tutte le pratiche, in un momento peraltro di massima richiesta.”
Investimenti immobiliari e Superbonus: occhio. Sono pochi i cantieri che stanno applicando di fatto l’agevolazione.
“Casedigitali.it è il ramo digital del corollario di imprese di cui io sono fondatore, accanto al quale vi è il veicolo aziendale edile che gestisce appalti per condomini e privati. Allo stato attuale ho all’attivo una trentina di appalti, di cui solo n. 2 sono ufficialmente partiti. Il resto è incagliato dal punto di vista burocratico, per impossibilità di procedere all’accesso agli atti e/o lungaggini nella ricezione degli stessi. Ma non solo.”
Occhio agli abusi edili operati negli edifici. Il Superbonus 110% sulla carta potrebbe essere un beneficio, ma non nei fatti.
“Condizio sine qua non della norma per beneficiare dell’agevolazione non è solo il doppio salto di classe energetica dell’immobile, ma anche l’inesistenza di abusi non sanabili. Il superbonus 110% non è come il bonus sugli impianti termici, per cui è sufficiente un bonifico parlante, caricato dal commercialista sul cassetto fiscale. Con il Superbonus i passaggi da compiere per giungere al beneficio sono molti e altrettante sono le difficoltà oggettive e sostanziali da superare”
L’importanza di un lavoro tailor made e di un più lungo lasso temporale.
“Per avere un reale vantaggio, e perché questo sia equo e non solo appannaggio di pochi, occorre procedere a un lavoro tailor made su ogni condominio, villa, unità . La presa in carico dell’edificio deve essere attenta, strutturata e svolta in modo sartoriale. Anche per questo motivo la proroga della norma al 2024, tanto auspicata quanto recentemente disattesa, era necessaria perché il processo è articolato e l’attuale contesto operativo complica ancor di più l’applicazione, facendo perdere la straordinaria valenza dell’iniziativa che va nella direzione del miglioramento in salute e sicurezza dei cittadini e della riqualificazione e valorizzazione di un asset, quello immobiliare, fonte di ricchezza per l’intero Paese.”
Dunque come procedere per salvaguardarsi?
“Lato utenti, affidandosi a professionisti, a conoscitori della materia che ogni giorno trattano in modo pragmatico questi aspetti e procedono a due diligence accurate. L’improvvisazione non è ammessa. Ne vanno di mezzo la nostra salute e sicurezza. Lato operatori, sensibilizzando le Istituzioni e chi di competenza a ridurre la burocrazia, rendendo più snella e praticabile nei fatti l’applicazione della norma. Sul piano degli investimenti immobiliari una cosa certa, gli interventi previsti dal Superbonus sono senza dubbio utili, che rientrino o meno nell’agevolazione, perchè il valore dell’immobile post intervento beneficia di un incremento davvero significativo”.