Il PNRR a sostegno dei borghi storici

Il PNRR a sostegno dei borghi storici

Il PNRR a sostegno dei borghi storici 1536 797 Academy Immobiliare

Il PNRR prevede specifiche misure a sostegno della rigenerazione dei borghi storici.

Nell’ambito degli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, l’Investimento 2.1 Attrattività dei Borghi prevede un finanziamento complessivo pari a 1.020 milioni di euro.

L’Investimento è suddiviso in due linee d’intervento.

La Linea A è dedicata a Progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei Borghi a rischio abbandono e abbandonati, con una dotazione finanziaria di 420 milioni di euro.

La Linea B è relativa a Progetti locali per la Rigenerazione Culturale e Sociale, con una dotazione finanziaria complessiva di 580 milioni di euro.

Vi è poi  un importo pari a 20 milioni di euro destinati all’intervento “Turismo delle radici” , il cui soggetto attuatore è il Ministero degli Affari e della Cooperazione Internazionale.

I piccoli Borghi storici protagonisti del PNRR

La Linea B Progetti locali per la Rigenerazione Culturale e Sociale ha una dotazione finanziaria pari a 380 milioni di euro. E’ finalizzata alla realizzazione di progetti in almeno 229 borghi storici in coerenza con il target previsto dalla scheda relativa all’investimento 2.1 del PNRR-M1C3-Cultura.

Con successiva procedura, con una dotazione finanziaria pari a 200 milioni di euro, saranno sostenute a gestione centralizzata di responsabilità del MiC, le imprese che svolgono attività culturali, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali localizzate nei medesimi comuni oggetto dei Progetti di rigenerazione culturale e sociale.

Quali le finalità?

Promuovere progetti per la rigenerazione, valorizzazione e gestione del grande patrimonio di storia, arte, cultura e tradizioni presenti nei piccoli centri italiani, integrando obiettivi di tutela del patrimonio culturale con le esigenze di rivitalizzazione sociale ed economica, di rilancio occupazionale e di contrasto dello spopolamento.

Questo avviso, ha dichiarato il Ministro Dario Franceschini, “rappresenta un’occasione unica per il rilancio dei borghi e delle bellezze artistiche diffuse nei luoghi meno conosciuti del Paese e ancor di più per trasformare un patrimonio disperso in un patrimonio diffuso”.

Gli interventi ammessi al finanziamento dovranno dare nuova linfa al tessuto socio-economico di questi luoghi, attraverso la riqualificazione degli spazi pubblici, la rigenerazione del patrimonio storico-architettonico, insieme all’attivazione di iniziative imprenditoriali e commerciali che creino ricadute occupazionali sul territorio.

Quali i prerequisiti per partecipare?

Destinatari dell’Avviso sono i piccoli comuni singoli o aggregati con popolazione residente fino a 5000 abitanti nei quali sia presente un borgo storico, chiaramente identificabile e riconoscibile (o, nel caso di comuni dimensionalmente molto piccoli, si configurino essi stessi come un borgo storico). Le aggregazioni di comuni possono riguardare comuni limitrofi o comuni ricadenti nella medesima regione che condividono medesimi tematismi. Nel caso di aggregazioni di più comuni, fino ad un massimo di tre, in ogni comune dovrà essere presente un borgo storico. Dunque imprescindibile la:

Connotazione di borgo storico:

“insediamento storico chiaramente identificabile e riconoscibile nelle sue originarie caratteristiche tipo-morfologiche per la prevalente continuità dei tessuti edilizi storici e per il valore del suo patrimonio storico – culturale e paesaggistico”

Titolarità dei beni o delle attività oggetto dell’intervento del progetto locale di generazione culturale sociale.
Gli stessi possono essere attuati dal Comune proponente anche per il tramite di:
  1. altri soggetti pubblici, ivi comprese strutture periferiche del ministero della cultura, musei, biblioteche, sulla base di accordi perfezionati in conformità alla normativa vigente
  2. soggetti privati, selezionati in conformità alla normativa vigente, mediante accordi di cooperazione in partenariato speciale pubblico-privato.

Al bando, accessibile sino al 15 marzo scorso, ha partecipato anche il Comune di Stenico, in provincia di Trento, candidando il suo progetto di rigenerazione sociale e culturale relativo al borgo storico di Sclemo.

Come si articola il progetto?

Il progetto nasce dall’attenta disamina dell’Amministrazione Comunale delle caratteristiche e dei fabbisogni del territorio e della comunità locale (in linea con il DUP approvato con il Bilancio 2022-2024).

Si pone l’obiettivo di valorizzare le molte risorse presenti e colmare le debolezze rilevate.

Un progetto articolato”, afferma Monica Mattevi, Sindaco, “composto di n.18 interventi, focalizzati sul Borgo, specificamente volti a valorizzarne i punti di forza: la forte identità culturale, storica, e sociale, a cui concorrono le vicende storiche che hanno originato e interessato il Borgo e la presenza di numerosi beni e manufatti storici e architettonici e il ricco patrimonio di tradizioni, arti e mestieri della comunità sociale, coesa e fortemente radicata sul territorio; la rilevante dimensione ambientale, data dall’inclusione del Borgo nella riserva del Parco Naturale Adamello Brenta – patrimonio dell’Unesco e nella “Biosfera UNESCO Alpi Ledrensi e Judicaria – dalle Dolomiti al Garda”, e dall’impegno su temi di sostenibilità ambientale da sempre profuso dall’Amministrazione Comunale attraverso la promozione e l’adesione a importanti Associazioni e Reti attive.

In particolare, il Comune aderisce al Programma scientifico intergovernativo dell’UNESCO “L’uomo e la biosfera”, Man and the Biosphere – MAB ed ha ottenuto il riconoscimento di Riserva di Biosfera “Alpi Ledrensi e Judicaria – dalle Dolomiti al Garda, promuove il progetto culturale “Ecomuseo della Judicaria “Dalle Dolomiti al Garda”; ed è parte attiva della Rete di riserve – Parco Fluviale della Sarca.

Un progetto in continuità con l’impegno di valorizzazione da sempre profuso che prevede azioni concrete in risposta agli obiettivi in linea con il PNRR

Da oltre un decennio il Comune di Stenico ha attivato progetti di valorizzazione ambientale in boschi e pascoli di proprietà attraverso finanziamenti europei afferenti al PSR.

“Tale operatività”, prosegue il Sindaco, “è prova fattiva della volontà, da sempre nutrita dal Comune, di agire concretamente su drivers di sviluppo culturale, sociale e ambientale nell’ambito di una strategia più ampia di valorizzazione culturale e territoriale, capace di dialogare con tutti gli attori, pubblici e privati, e in continuità e/o in stretto collegamento con le iniziative da questi condotte. Il progetto ha riscosso molte manifestazioni di interesse, sono stati siglati specifici accordi con realtà fortemente radicate sul territorio, tra cui PNAB e l’Azienda Consorziale TERME di Comano, per la co-realizzazione di interventi di recupero di elementi naturalistici importanti (percorso all’Orto “Berta”, chiosco per “Cammino di San Vili”; info-point Parco Naturale Adamello Brenta-Terme di Comano).

Il progetto parte dal cuore del Borgo di Sclemo, la piazza.

L’intervento trainante è la riqualificazione, il recupero conservativo e pedonalizzazione della Piazza dei Corpi Franchi, centro del Borgo, interessato da eventi storici di portata internazionale come indicato dal nome, e simbolo di identità, appartenenza sociale e luogo di coesione, ritrovo e scambio collettivo, in cui storia, cultura, architettura e relazioni sociali convergono.

In sinergia ed integrazione, seguono interventi di realizzazione di: un parco pubblico con un’Agorà vegetale per iniziative, fiere e manifestazioni e un chiosco tutoring/check-point cammino S.Vili, elemento innovativo di promozione dell’offerta turistica. Lo storico edificio comunale, “Casèl de Sciòm”, sarà interessato da risanamento e con gli altri edifici storici adibito a attività culturali, all’accoglienza di nuovi flussi turistici (digital nomadism), alle nuove esigenze lavorative (workstation, co-working, smart working, incubazione, formazione professionale e avviamento al lavoro). Nel suo interno vi saranno, espandendosi per tutto il Borgo, interventi di allestimento, gestione e promozione di un punto vendita di prodotti locali; corsi laboratoriali arti e mestieri destinati a studenti in formazione professionale e a turisti; iniziative per nuova residenzialità temporanea e permanente declinati in servizi educativi, culturali, di intrattenimento e conciliazione per l’infanzia, le categorie protette anche in lingue straniere.

Lo sviluppo di un Albergo Diffuso come modello di turismo innovativo e lungimirante

“La realizzazione, gestione e promozione dell’“Albergo diffuso”, in collaborazione con Hara Life, player specializzato, con la rigenerazione di almeno 4 edifici rurali storici che si affacciano sulla Piazza, aggiunge il Sindaco, è modello ricettivo e di sviluppo turistico innovativo, capace di inclusione sociale e attrattività turistica. Il Covid-19 ha cambiato le priorità del viaggiatore e l’Albergo diffuso si rivela una forma di turismo lungimirante, dotato di tutti i comfort per un benessere evoluto, anche con l’uso del digitale, che salva edifici dall’abbandono, integra e coinvolge la comunità locale con ricadute concrete per l’ecosistema del Borgo”.

Il progetto di riqualificazione di edifici rurali da destinare a location nell’Albergo Diffuso aveva in precedenza ottenuto grande manifestazione di interesse collettivo e sostegno grazie al crowdfunding immobiliare di Trusters, prima piattaforma di lending crowdfunding immobiliare 100% Made in Italy, da sempre attenta agli aspetti di valorizzazione territoriale.

Un’offerta turistica ricca e variegata

L’offerta turistica sarà promossa anche con un info point Parco Naturale, nella reception dell’Albergo diffuso, collegato al chiosco. Altri interventi riguardano: la ri-pavimentazione per rendere accessibili i vicoli e le strade comunali dalla Piazza alle altre aree del Borgo e la realizzazione di parcheggi remoti e collegamenti ciclopedonali, per migliorare la mobilità pedonale, incentivo alla mobilità dolce. Lungo il percorso che dalla Piazza, attraverso il bosco, va all’Orto Forestale “Berta”, seguono interventi di: recupero, valorizzazione paesaggistica e fruibilità del tratto Cammino S.Vili, anche per disabili; riqualificazione e ampliamento dell’area giochi del Comune in prossimità del Parco della Croce; realizzazione di nuova area coperta nel parco per attività educative-formative; risanamento conservativo e riuso adattivo dell’Orto Forestale “Berta” per attività immersive volte al ricontatto con la coscienza e consapevolezza di sé, attraverso l’esperienza della cultura di territorio (spazio artistico, meditazione, mindfullness, forest- bathing).

Il digitale a sostegno del progetto 

Completano il progetto: la creazione di una piattaforma digitale verticale B2B e B2C per la fruibilità dei servizi e accessibilità ai prodotti locali;di una Comunità Energetica Rinnovabile con l’obiettivo di avvicinarsi al bilancio zero, grazie alla collaborazione con il CEIS, Consorzio elettrico industriale di Stenico; e interventi di efficientamento dell’illuminazione pubblica.

 

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