Crowdfunding e rischi immobiliari come gestirli?

Crowdfunding e rischi immobiliari come gestirli?

Crowdfunding e rischi immobiliari come gestirli? 1018 582 Academy Immobiliare

L’investimento immobiliare ha cambiato volto; ora più che mai è real estate crowdfunding.

Nato nel 2012 negli Stati Uniti, il crowdfunding si è affacciato in Italia dapprima timidamente, per lo più come una moda del momento, peraltro osservata in modo molto scettico,  specie dai sostenitori delle forme di finanziamento/investimento tradizionale.

Poi, soprattutto sotto la spinta dei lockdown che hanno evidenziato la valenza positiva del digitale nel consentire non solo di proseguire l’operatività, ma, in taluni casi, anche di performare in modo virtuoso, è passata da essere  “moda del momento” a realtà concreta, consolidata e in forte crescita, a cui molti operatori del mercato si sono rivolti per accelerare e sviluppare il loro business e molti investitori, piccoli, medi e grandi, per valorizzare i propri risparmi e diversificare in modo più efficace il proprio portafoglio finanziario. Anche i Regulators non hanno potuto esimersi dal considerarla una realtà ormai assodata, peraltro in forte crescita, e dal 10 novembre 2021 è entrato in vigore il Regolamento UE n. 2020/1503 che mira ad armonizzare le regole di comportamento a livello europeo.

Il digitale è il cuore pulsante di questa innovativa forma di investimento che nel 2018 ha consentito al mattone, bene rifugio tradizionalmente riconosciuto come tale, specie dagli italiani,  di divenire asset class (funding= raccolta di fondi) di rilievo e accessibile al crowd (la folla) ossia a tutti, anche a coloro i quali dispongono di cifre davvero modeste (in genere la soglia minima per accedere all’investimento è di 250 euro)

Nel 2018 il crowdfunding immobiliare ha iniziato a catturare l’interesse di investitori, non solo italiani, ma anche europei e molte sono le piattaforme online, come Trusters, che fanno incontrare “domanda e offerta” nel mercato del mattone. L’obiettivo finale può essere la realizzazione, la ristrutturazione o la riqualificazione di immobili residenziali o commerciali.

Un match tra domanda e offerta davvero molto rapido e semplice 

Le società di sviluppo immobiliare presentano i loro progetti in piattaforma e attraverso gli investitori che decidono di aderirvi raccolgono i fondi necessari.  Coloro che investono prestano il loro denaro (lending) o sottoscrivono quote del capitale di rischio della società proponenti (equity) ricevendo in cambio il rimborso del capitale alla scadenza e gli interessi maturati a un tasso di interesse davvero molto significativo, nel primo caso, o partecipando agli utili generati dall’operazione nel secondo caso. Le modalità sono molto semplici, veloci, user friendly e i guadagni sono molto interessanti.

Un guadagno rappresentato da:

nel lending crowdfunding il guadagno è rappresentato dal tasso di interesse che i debitori pagano a chi ha prestato loro il capitale che varia circa dall’8 al 12% lordo su base annua, e in alcuni progetti specifici può essere superiore. Nell’equity il guadagno dipende dall’andamento del progetto e si parte da circa il 10% annuo.

Ma con il digitale i rischi immobiliari si azzerano? 

Il digitale favorisce l’incontro tra domanda e offerta, rispondendo concretamente a esigenze di portatori di interessi diversi, e semplifica i processi, automatizzandoli, tuttavia non può eliminare i rischi, che per natura sono insiti in qualsiasi tipologia di investimento.  E’ possibile però contenerli.

Diversi sono gli elementi a cui prestare attenzione nella scelta delle piattaforme on line di crowdfunding immobiliare. 

In primis, occorre analizzare l’immediatezza, la chiarezza, la completezza e la facilità di comprensione delle informazione fornite dalle piattaforma, l’agevolezza dell’iter di iscrizione e registrazione per accedere ai progetti da finanziare, la trasparenza informativa. A tale proposito, ad esempio Trusters, è la prima piattaforma di lending crowdfunding 100% Made in Italy ad aver introdotto in Europa l’uso della blockchain per garantire l’inalterabilità dei dati inerenti agli asset immobiliari oggetto delle proposte di finanziamento. Altri fattori da osservare sono: il rapporto tra durata dell’operatività della piattaforma e i risultati raggiunti, specie in termini di raccolto finanziato e rimborsato, la sua storia, l’expertise e la credibilità dei Founder, la reputazione ecc.

Sono solo alcuni aspetti su cui soffermarsi, a cui si aggiungono: trasparenza e informativa sui criteri di selezione delle proposte immobiliari presentate in piattaforma.

Trusters, ad esempio, punta molto sulla qualità delle due diligence, che vengono condotte da un team specialistico e vertono sia sulla bontà dell’operazione, sia sulla solidità delle società proponenti, e si basano sullo studio incrociato di informazioni, ad es. track record della società proponente, sua esperienza e conoscenza del territorio ecc., e di banche dati esterne sulla validità creditizia e reputazionale del medesimo, del progetto e delle persone fisiche ad esso collegate.

La stessa normativa introduce diversi aspetti a tutela degli investitori; tra cui la disciplina delle modalità di selezione di società e operazione.

Grande svolta dunque ma i rischi immobiliari permangono anche nel crowdfunding perchè nessuna forma di investimento è priva di rischi: l’importante è conoscerli!

Il mondo degli investimenti immobiliari con il crowdfunding ha svoltato. La svolta non è solo per la collettività, ma anche per le società destinatarie dell’investimento, che possono raccogliere capitale in modo più veloce e senza le complicazioni di un mutuo e comunque beneficiando di  un’ alternativa rispetto al canale di finanziamento classico.

Se da un lato i principali vantaggi per i finanziatori/investitori sono:

  • tutti possono partecipare al finanziamento di un progetto con bassi importi di capitali;
  • abbassando il capitale minimo si può diversificare sugli investimenti aumentando le possibilità di successo;
  • si delega la gestione dell’immobile al promotore del progetto;
  • viene garantito un maggior controllo sui proponenti grazie alle analisi qualitative delle piattaforme;
  • velocità della trattativa.

in nessun investimento il rendimento è garantito. Non esiste una garanzia sul prestito atta a coprire tutti gli ambiti di rischio. Il rischio maggiore per chi investe è la perdita del proprio denaro.

Ecco perché è indispensabile non solo considerare i fattori sopra descritti, ma scegliere con attenzione il progetto in cui investire in base alle categorie di investimento, durata, ROI, andamento del mercato immobiliare nell’area in cui è localizzata l’operazione, rating di rischiosità e propria propensione al rischio. A tale proposito Trusters fornisce per ogni progetto presentato in piattaforma la scheda informativa riportante tutte le informazioni di rilievo e parteciperà il 5 maggio a un evento sul tema “Rischi immobiliari e strategie delle piattaforme di crowdfunding” organizzato dall’Associazione Pregia.

Il lending è quello meno rischioso.

I principali fattori di rischio che si possono riscontrare sono:

  • l’insolvenza delle imprese immobiliari, molto contenuto dalle due diligence accurate
  • il ritardo del pagamento degli interessi è lo scenario più prevedibile generalmente per complicazioni nei lavori, burocrazia e difficoltà nel ricollocare gli immobili
  • svalutazione dell’immobile, può accadere in qualsiasi momento, anche per cause non prevedibili.

Chi investe in equity crowdfunding attende rendimenti maggiori, ma  accetta nel contempo rischi maggiori, perchè non si limita a finanziare il progetto, ma diventa vero e proprio co-proprietario della società proponente, esponendosi volontariamente al rischio d’impresa, dopo aver valutato il progetto.  Se l’operazione non dovesse proseguire secondo i piani, l’investitore potrebbe rispondere con il proprio capitale.

I Rischi immobiliari permangono ma si possono minimizzare

La consapevolezza è tutto nella vita. Ciò vale a maggior ragione quando si prendono decisioni di investimento.

I rischi dunque ci sono anche con il crowdfunding immobiliare, ma se si presta attenzione agli elementi sin qui citati si possono affrontare in modo consapevole e intelligente e si possono minimizzare.

Regola aurea resta la diversificazione dell’investimento in una varierà e pluralità di progetti,  in modo da ridurre il rischio, a cui si aggiunge l’acquisizione di informazioni, mantenendosi aggiornati, sul funzionamento del real estate crowdfunding e del fintech.

A tal proposito Academyimmobiliare.it,  prima piattaforma di e-learning verticale lanciata da Trusters a supporto di chi ne vuole sapere di più e desidera acquisire maggiore consapevolezza nelle proprie scelte di investimento, offre diverse opportunità formative e informative, (corsi, articoli ed eventi), mirate su temi di real estate, fintech e innovazione digitale.

Il 10 maggio inoltre lancerà il primo corso di crowdfunding immobiliare – CrowdREvolution – per scoprire tutti i segreti di questa rivoluzione che ha interessato gli investimenti nel real estate con benefici oggettivi per la collettività e gli operatori del mercato. Per visionare il teaser clicca qui Teaser”

Tutte le opportunità di investimento su Trusters al seguente link “Opportunità di investimento immobiliare”

Per visionare l’offerta formativa e informativa di Academyimmobiliare.it clicca qui “Corsi e eventi” e per iscriverti al lancio del primo corso di crowdfunding immobiliare clicca qui “CrowdREvolution

 

 

 

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