Covid: Rivisitazione dell’hotellerie

Covid: Rivisitazione dell’hotellerie

Covid: Rivisitazione dell’hotellerie 2560 1736 Academy Immobiliare

Tra i settori più sofferenti al momento, quello alberghiero è tra i primi posti. Via ai progetti di rilancio delle strutture turistiche. Le caratteristiche ideali per garantire ospitalità “covid free” sono state definite in occasione del convegno “Progettare la Nuova Ospitalità”, in cui esperti di hotellerie hanno dato input interessanti per la creazione di potenziali format per un prodotto immobiliare ideale da proporre a seguito della pandemia.

Il primo criterio, proposto da Piero Lissoni, architetto, designer e imprenditore italiano, è l’importanza dei materiali, volti alla realizzazione di una struttura che duri nel tempo, senza bisogno di costanti interventi. In aggiunta, architetture per l’hospitality intese come prodotti multidisiplinari e multifunzionali, capaci di permettere lo svolgimento di più attività strettamente connesse al territorio circostante.

Dal fronte del design spagnolo, Patricia Urquiola, suggerisce l’integrazione tra architettura, interior design e mondo digitale, costruendo relazioni con le aree pubbliche dove prevarrebbero spazi verdi. La designer inoltre parla di esperienze che “l’hotel emozionale” deve essere in grado di offrire, non solo agli ospiti, ma anche ai cittadini, entrando in stretto contatto con la tecnologia e offrendo soluzioni personalizzate e in grado di creare valore e lavoro per la comunità.

Matteo Thun e Antonio Rodriguez, architetti e designers italiani, parlano di un approccio che coniughi tre elementi chiave: Timeless, Human e Simplicity. Si tratta dell’unione tra benessere fisico e mentale, spingendo alla creazione di relazione tra persone e ambiente.

Il tema di “valorizzazione”, che lega la piattaforma di crowdfunding immobiliare Trusters con i progetti immobiliari propositi in piattaforma, è emerso dagli interventi di Roberto Palomba e Lodovica Serafini, che si sono concentrati sulle opportunità di valorizzazione urbana.

I progetti per le future strutture devono necessariamente assecondare i nuovi trend e consumi che hanno subito variazioni con il covid e sfruttare l’ondata di cambiamenti per riqualificare il territorio. Magda Antonioli, Direttore ACME della Università Bocconi di Milano, afferma che gli investimenti nelle strutture e nei modelli di Governance aumentano la produttività di sistema e sul lato territoriale si pensa al recupero delle aree minori. Il tema degli Investimenti nel settore turistico, con un focus sulle potenzialità del crowdfunding come strumento per sostenere il turismo Made in Italy, è incluso nell’offerta formativa nei nostri corsi, che si caratterizza per un approccio pratico e attuale.

 

Fonte: https://www.ilsole24ore.com/art/hotel-come-cambia-format-post-covid-AD6MViDB

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